Poeta ed erudito spagnolo. Prese gli ordini sacri ed
esercitò il sacerdozio nella sua città natale per vent'anni,
passando poi a Siviglia, dove rivestì le cariche di giudice dei
testamenti, visitatore dell'arcivescovado e consultore del Santo Uffizio.
Appassionato umanista, egregio traduttore del latino, lasciò poche poesie
lungamente elaborate, alcune in latino, altre in castigliano, fra le quali
è soprattutto celebre
Alle rovine d'Italia. Di lui, archeologo e
numismatico, ricordiamo inoltre le
Antigüedades de Sevilla (1634),
le
Inscripciones y antigüedades de Utrera (1622) e un'opera che fra
l'altro tratta argomenti di folclore spagnolo,
Los días geniales o
lúdicos (Utrera 1537 - Siviglia 1647).